sabato 17 dicembre 2011

Fashi-Off intervista i Sikitikis

Sikitikis
Sikitikis
Non posso definirmi un'esperta di musica, ma la prima volta che ho sentito i Sikitikis ho pensato "Questi sì che spaccano". Fiera di appartenere alla loro stessa visione del mondo contemporaneo, ho deciso qualche tempo fa di approfondire la loro conoscenza, ascoltando i loro pezzi e partecipando a qualche concerto e Golpe* (trasferta in Sardegna permettendo!). Suono elettronico, sperimentale, reminiscenze '60s,surfing e un po' di eclettismo, sono questi gli ingredienti che hanno reso la band vincente, tanto da decretarli uno dei gruppi più validi e innovativi della scena musicale italiana. La loro avventura inizia circa 11 anni fa, la maturità stilistica è ormai giunta, dopo il "Fuga dal Deserto del Tiki" "B" e "Dischi Fuori Moda" è tempo di novità: S'intitola "Belle Cose" e mentre scrivo queste righe, esce "La mia piccola Rivoluzione", il primo pezzo. Ma non chiedete a Diablo - Alessandro Spedicati- di che si tratta...

Fashi-Off:  Partiamo dal nome, il mio Fashi-Off è stato ispirato da una vecchia t-shirt di Moschino del mio fidanzato in contrapposizione alla parola Fashi-on, invece SIKITIKIS, ho letto che deriva da SIKI (Sick, fuori di testa) e TIKI (una divinità antropomorfa polinesiana).... è davvero questa la natura della sua etimologia? o c'è dietro qualche aneddoto?

Diablo: Direi che hai letto bene. Ma il riferimento importante del nome sta nel richiamo alla corrente culturale denominata "exotica" che, partendo dalla musica, ha toccato ogni forma espressiva popolare negli Stati Uniti a cavallo fra gli anni '40 e i '50. L'exotica è entrata nel cinema, nella tv, nella pubblicità, nella ristorazione e nell'intrattenimentoa tuttotondo. Noi, oltre ad amare il genere musicale, eravamo molto affascinati dalla filosofia del "viaggiare seduti sul proprio divano". La cosa ha sicuramente dei lati inquietanti, è infatti in quel periodo che si è formata una delle peggiori generazioni che l'occidente abbia mai prodotto, ma è sicuramente interessante il lato "lisergico" della cosa.

Fashi-Off: Se dovessi fare un bilancio delle avventure trascorse dai Sikitikis in questi ormai 11 anni di attività...come lo definiresti? Cambieresti qualcosa? Qualche decisione presa troppo in fretta?

Diablo: Wow, che domandina... Io credo che la storia dei Siki per com’è andata anche solo fin ora, meriterebbe di finire su un libro. Per quanto, infatti, i numeri della band non siamo nemmeno minimamente paragonabili a quelli dei più importanti artisti pop, credo di poter affermare che la sua storia non ha nulla da invidiare alla storia di questi.
Se dovessi definirla con un aggettivo, da persona che l'ha vissuta in pieno e dall'interno, direi che la storia dei Sikitikis è stata formativa.
Abbiamo fatto una quantità incredibile di esperienze, ci siamo tolti soddisfazioni impensabili per la stragrande maggioranza dei nostri colleghi conterranei. Il tutto con una determinazione ed una voglia di fare che sono riuscite spesso a sopperire ai limiti del talento.
Sulle decisioni, non ho troppi rimpianti, anzi. L'unico rammarico è quello di aver vissuto alcune esperienze quando ancora non eravamo realmente maturi per goderne o per sfruttarne a pieno le possibilità.


Fashi-Off: Parliamo del rapporto con l'ispirazione per la stesura dei pezzi, da dove nasce? venite tutti coinvolti nella scelta dei temi da affrontare? Chi è il più creativo?

Diablo:L'ispirazione è come la scintilla per accendere i fornelli. Se non c'è il gas, la scintilla non diventerà mai un fuoco.
Se vogliamo utilizzare questa metafora possiamo dire che io sono la scintilla, e i resto della band (Jimi in testa) è il gas.
Questo a livello musicale. A livello letterario, invece, le cose cambiano, le tematiche da affrontare le scelgo da solo e le sviluppo da solo. Successivamente ci possono essere dei brain storming dove tutti insieme raffiniamo i testi laddove crediamo ce ne sia la necessità.

Fashi-Off: Dove vi siete conosciuti e come hanno fatto i vostri destini ad incrociarsi?

Diablo: Io e Jim ci siamo conosciuti il giorno che ho fatto il provino per entrare nei Canidarapina, la nostra precedente band. Con Zico e Regiz (primo batterista della band) ci siamo incontrati grazie a suggerimenti di amici comuni. Io e Jim avevamo messo in giro la voce che dovevamo formare un gruppo nuovo e così qualcuno ci ha indicato loro, li abbiamo incontrati ed è partita l'avventura... poi con l'uscita di Regiz è arrivato Sergio Lasi, lui ci era rimasto impresso una volta che abbiamo condiviso il palco con una band con cui suona tuttora: i Cellophane Flowers.

Fashi-Off: Se dovessi definire con un aggettivo tutti i compagni di squadra…

Diablo:
Jimi - (Gianmarco Diana - basso) è antipatico (nel senso migliore che voi possiate immaginare);
Zico (Enrico Trudu - tastiere) è flemmatico;
Sergio (Sergio Lasi - batteria) è sveglio;

Fashi-Off: Libro e film preferito: 

Diablo: Il mio libro preferito è "Q" di Luter Blisset.
Il film è "Lo Chiamavano Trinità"

Fashi-Off: Tra le canzoni dei Sikitikis, quali sono le vostre preferite?

Diablo: Nostre... mmm... difficile... in questo momento sono parecchio concentrato sugli ascolti della roba nuova.
Comunque ti posso dire che se c'è un pezzo che mi piace sempre ascoltare è “Amore Sul Mac”, mentre se c'è un pezzo che mi da molto dal vivo, sempre, è “Umore Nero”.


Fashi-Off: La musica ai tempi di internet...Internet cambia tutto, anche il modo di comunicare. Per scelta avete deciso di distribuire la vostra musica tramite il web. E' un universo parallelo che sempre più ci appartiene...che ne pensi e cosa prevedi? Può danneggiare o potrà davvero aiutare i giovani?

Diablo: Internet è il mezzo per una metamorfosi, soprattutto sociale, di conseguenza anche musicale. Come ogni metamorfosi sembra che qualcosa muoia per poi rinascere sotto altra forma. Vale anche qui il buon aforisma lavoisieriano: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
Questa trasformazione miete vittime, certo, la discografia in primis, migliaia di posti di lavoro scomparsi negli ultimi anni e altrettanti destinati a scomparire nel breve termine.
Dall'altra parte viene minato il "vecchio sistema" (arido di idee innovative e di proposte concrete che non siano atte a compensare perdite immense) che ha tutta l'aria di essere un pachiderma moribondo in cerca del cimitero in cui riposare in pace.
Tutto ciò sta portando a restituire alle idee il giusto valore. Insomma, oggi chi ha idee buone, vale molto di più di chi ha soldi da spendere, e questo grazie soprattutto alla rete.
Per quanto riguarda il futuro sono praticamente certo della morte di ogni forma di supporto fonografico. Nel giro di pochi anni i CD saranno totalmente assenti dal mercato e i soldi, nella musica, si faranno attraverso i social network e la sincronizzazione editoriale col cinema e la pubblicità.


Fashi-Off: La vostra esperienza incrocia il cinema. Mi sono innamorata del film Cosmonauta e quando ho sentito “Cuore Matto” ho pensato che i vostri arrangiamenti per le canzoni degli anni '60/70 sono perfetti e originali, Raccontami un po'questa avventura!

Diablo: La nostra esperienza nasce col cinema. Le colonne sonore sono il catalizzatore della band “Sikitikis”. Solo dopo qualche anno di lavoro sulla musica per immagini abbiamo iniziato a confrontarci anche col pop.
Cosmonauta è stata un'esperienza fra le più particolari e soddisfacenti della nostra carriera. 
E' stato grazie a Max Casacci, che siamo arrivati alla Fandango di Domenico Procacci. La famosa casa di produzione contattò Casasonica per commissionare un lavoro molto particolare sulla rivisitazione di alcune canzoni cult degli anni '60 in Italia. A noi fu affidata la versione di Cuore Matto.
Il film poi vinse al Festival di Venezia e noi fummo chiamati a suonare nel giorno della premiazione della pellicola. Straordinario. Non lo dimenticherò mai.


Fashi-Off: mi è piaciuta la scelta di utilizzare le tute Adidas in colori diversi, un po' alla Beastie Boys, un po' reminiscenze anni '90; ma qual è il vostro rapporto con la moda? La seguite?

Diablo: Non abbiamo tutti lo stesso rapporto con la moda, ma abbiamo tutti lo stesso rapporto con la comunicazione.
Troviamo che la comunicazione sia un aspetto integrante e fondamentale del lavoro di un creativo, in qualsiasi campo.
La scelta dell'abbigliamento racconta molto di un gruppo pop. Si tratta di dettagli che possono fornire intere chiavi di lettura a chi guarda, per esempio, un video, a chi ascolta un brano mentre sfoglia un booklet o a chi viene ad un concerto.
Non credo di essere in grado di definire il nostro stile. Siamo dei trasformisti... forse... non tutti, però!

Fashi-Off: Progetti Futuri: si dice che abbiate firmato un contratto con la “Sugar” di Caterina Caselli e su twitter leggo spesso che siete impegnati con prove e registrazioni...Che cosa bolle in pentola?

Diablo: E' vero, abbiamo firmato un contratto con la Sugar, ma per ora si tratta solo di un contratto editoriale, non abbiamo quindi vincoli di natura discografica con Caterina Caselli, con cui abbiamo avuto un incontro straordinario.
Ciò che ci aspetta per il futuro si chiama “Le Belle Cose”, ma ti prego, non chiedermi cosa è... sinceramente non ti saprei rispondere.

Diablo, che dire? Grazie davvero di cuore per la vostra disponibilità per questa intervista...e ora non ci resta che incontrarci al Golpe per Natale!!!! 

Diablo: Beh... noi suoneremo all'FBI il 22 e il 23 dicembre. Il 23 dopo il concerto ci sarà anche il Golpe! Fai tu... Grazie a te!

*Golpe: festa 100% art, molto energica e rock, dove stili e culture si incontrano sotto il nome del "divertentismo"!!!


                            "Voglio Dormire con Te" 2009




Cuore Matto - Cosmonauta Sound Track


                           "La mia piccola rivoluzione"

giovedì 1 dicembre 2011

Black Panthers for Givenchy

Una delle collezioni più importanti della stagione Autunno Inverno 2011.
Quella di Givenchy è senza dubbio la più d'impatto, la più moderna e originale. Tinte noir quelle volute da Riccardo Tisci, oscure, buie, interrotte da tocchi di viola, blue cobalto e giallo acido. La "Pantera" è il simbolo della collezione su gonne, foulard e abiti perfino sulla montatura degli occhiali da vista e sui baseball Cap con le orecchie da felino L'iconica Betty Page adornata da ghirlande di Viole del pensiero, è un tocco pop che anima la collezione; i knitwear di angora giallo acido, riscaldano in un abbraccio le trasparenze fetish date dall'organza di nylon e i trim di vernice. L'advertising è ambientata in un corner di legno con testimonial della portata di MariaCarla Boscono e Naomi Campbell (the real Black Panther). Carinne Roitfeld è una grande estimatrice. Una collezione cult che rimarrà certamente nella storia.

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One of the most important collections for autumn-winter 2011. Givenchy is undoubtedly the most impact, the most modern and original one. Noir shades those required by Riccardo Tisci, dark, interrupted by touches of purple, cobalt blue and acid yellow. The "Panther" is the symbol of the collection of skirts, dresses and scarves even on the rims of his glasses and baseball cap with cat ears. The iconic Betty Page adorned with garlands of Pansies, is a touch of pop, the acid yellow angora knitwear embraces in a warm hug the fetish transparencies given by the chiffon nylon and patent trims. The advertising is set in a corner of wood with testimonial like Mariacarla Boscono and Naomi Campbell (the real Black Panther). Carinne Roitfeld is a great admirer. A collection that will certainly cult in history.


FW11 Givenchy

FW11 Givenchy

FW11 Givenchy


FW11 Givenchy


FW11 Givenchy

FW11 ADV Givenchy

FW11 ADV Givenchy

Carine Roitfeld in Givenchy
Carine Roitfeld in Givenchy


Carine Roitfeld in Givenchy

sabato 19 novembre 2011

Fashi-Off and the Glam Rock Generation

Tendenzialmente quando si pensa agli anni ’70 vengono in mente innumerevoli eventi. Sia che si parli di eventi politici che di quelli sociologici, un pensiero va sempre anche alle mode, ai costumi d’epoca, agli anni della rivoluzione culturale che ha visto lo sviluppo di stili e movimenti senza fine. Nella fucina inventiva della città più trasgressiva del mondo -Londra- un gruppo di ragazzi insoddisfatti dei valori tradizionali pacifisti ormai inflazionati da tsunami di movimenti hippie, si ritrovano a manifestare una decadente insoddisfazione adolescenziale, senza ideologie politiche precise, con solo l’idea di una libertà totalmente permissiva nei costumi. John Lennon lo ha definito il “rock’n’roll con il rossetto”, per tutti è riconosciuto come Glam Rock.  Lustrini, piume e glitter a go-go, trucco improbabile, cappelli cotonati, colori brillanti, eclettismo allo stato puro, bisessualità dichiarata sono le caratteristiche che lo differenziano dai movimenti Beat e Mod degli stessi anni. E se alcuni considerano l’ex modello Marc Bolan dei T-Rex, uno dei capostipiti del movimento, David Bowie con Ziggy Stardust del 1972 e Gary Glitter ne sono sicuramente il simbolo. Presenza scenica ineguagliabile, dichiarazioni esplicite di libertà sessuale saranno per Bowie il trampolino di lancio verso un successo senza fine. Forzatamente kitsch, ammiccante e profondamente edonista, celebra l’androginia pura e il culto della bellezza raccontato da Wilde nel suo  “Il ritratto di Dorian Gray”. Il Glam Rock ha il compito di esprimere e raccontare l’era moderna, il futurismo come catastrofe apocalittica delle allucinazioni psichedeliche. Il Regno Unito ne ha sviluppato le sorti, gli Stati Uniti ne hanno solo accarezzato l’idea grazie a personaggi come Iggy Pop e la sua band gli Stugges, New York Dolls, Alice Cooper e i Kiss.  Verso il 1975 il movimento era già in declino, nel suo DNA  la sperimentazione è d’obbligo, così nascono nuovi influenze che butteranno le basi per movimenti anarchico/punk o metal degli anni successivi. Il Glam Rock è stato sicuramente uno dei movimenti più particolari sia per la storia della musica sia per quella della moda ed è per questo che ancora oggi a distanza di più di 30 anni continua ad ispirare stilisti e artisti. Come la sfilata di Jean Paul Gaultier della stagione SS11,la copertina di Vogue con Kate Moss o il video di Lady Gaga Pocker Face o la pioggia di Glitter che quest’anno si è abbattuta sulle scarpe di MiuMiu.  E’ bello pensare che tutto sia così trasformista e imprevedibile, così tremendamente Rock ma così tanto Glam.  





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When you tend to think to the '70s come to mind countless events. Whether we are talking about political events of those sociological thought is always to fashion, the costumes, the years of the Cultural Revolution which saw the development of cultures and movements without end. In the most transgressive city of the world-London-a group of young pacifists become dissatisfied with traditional values ​​inflated by the hippie movement, are found to show a decadent teenage dissatisfaction, without specific political ideologies, with only the idea of ​​a Freedom totally permissive customs. John Lennon called him the "rock and roll with lipstick", for all is recognized as a Glam Rock. Sequins, feathers and glitter, make-up, bouffant hair, bright colors, eclectic in its pure state, declared bisexuality are the characteristics that differentiate it from the Beat and Mod movements of the same year. And if some consider the former model, Marc Bolan of T-Rex, one of the founders of the movement, with David Bowie's "Ziggy Stardust" in 1972 and Gary Glitter are definitely the symbol. Unique stage presence, the statements of sexual freedom for Bowie will be the springboard to a successful worm. Forcibly kitsch, hedonistic and deeply alluring, pure and androgyny celebrates the cult of beauty as told by Wilde in his "The Picture of Dorian Gray." The Glam Rock has the task to express and talk about the modern era, how futurism apocalyptic catastrophe of psychedelic hallucinations. The United Kingdom has developed lots, the United States have only toyed with the idea thanks to the likes of Iggy Pop and his band the Stugges, New York Dolls, Alice Cooper and Kiss. By 1975 the movement was already in decline, the motion of DNA testing is a must, so giving rise to new influences that will throw the basis for the anarchist movement / punk or metal for the following years. The Glam Rock was definitely one of the most particular movements in the history of music and fashion and that is why even today after more than 30 years continues to inspire designers and artists. As the fashion show by Jean Paul Gaultier's SS11 season, as the cover of Vogue with Kate Moss or the video of Lady Gaga Poker Face or Glitter rain has fallen this year on MiuMiu shoes. It's nice to think that everything is so unpredictable and changeable, so terribly Rock. but so much Glam.




David Bowie - Aladdin Sane 




David Bowie 1972



David Bowie

David Bowie

David Bowie





David Bowie

David Bowie

Kate Moss
 Glam Rock for Vogue

David Bowie




Slade

Marc Bolan

David Bowie - Iggy Pop - Lou Reed

T-Rex

Iggy Pop

David Bowie

The Stoogies



SS11 Jean Paul Gaultier
source @style.com


SS11 Jean Paul Gaultier
source @style.com


SS11 Jean Paul Gaultier



SS11 Jean Paul Gaultier


SS11 Jean Paul Gaultier
source@style.com


SS11 Jean Paul Gaultier
source@Style.com


David Bowie's transformation

Gaga vs Bowie

Kenye West
vs
David Bowie

David Bowie and Amanda Lear


David Bowie and Amanda Lear



sabato 12 novembre 2011

I want it: MIU MIU's Vernice Rouches Colour gifts

Novembre 2011, sulle strade di tante città ormai luci colorate ci ricordano che Natale è alle porte.
Tempo di crisi e situazioni economiche non favorevoli ci allarmano e ci incoraggiano al risparmio soprattutto sotto le feste, quando in realtà, anno dopo anno, cifre da capogiro vengono ogni giorno spese per le ricorrenze celebrative della natività. Come blog di moda, musica e arte Fashi-Off non può non informare sulle ultime novità che potranno essere dei semplici suggerimenti per acquistare dei regali davvero speciali. 

Miu Miu è da sempre uno dei marchi preferiti di Fashi-Off, femminilità d'avanguardia per ragazze oltre righe, un po' rigorose ma un po' frivole. 
L'ultima novità è la linea Vernice Rouches Colour. 
E' davvero una chicca. Micro volant e un fiocco rendono la linea giovane e divertente.
A far parte della collezione portafogli, portachiavi, contenitori e Iphone e Ipad case.
Il materiale utilizzato è la nappa in vernice con metalleria oro.
Non si può non avere almeno un pezzo della collezione!!!!!

iPhone Case col. Amarena 

iPad Case col. Amarena

iPhone Case col. Baltico


iPad Case col. Baltico


iPhone Case col. Cammeo

Contenitore col. Cammeo

Portacarte col. Nero

Portachiavi col. Cammeo

Portafoglio col. Nero






domenica 23 ottobre 2011

Fashi-Off's trend: Polka Dots

Previsioni Meteo: fitta pioggia di pois si abbatteranno su le più fashioniste per tutta la stagione invernale.


Bianchi, Neri, effetto peluche, su tulle trasparenti, di vernice e effetto optical. Sono fantasiosi, adattabili a ogni tipo di tessuto, dai jacquard su maglieria, alla lana, dal voile alla seta; danno persino allegria su cromatismi d'effetto come il rosso e sanno essere eleganti nelle micro dimensioni su calze e guanti di pizzo. Caratteristici delle danze russe già a partire dalla fine del 1800 hanno conosciuto il loro massimo splendore intorno agli anni '50 diventando il pattern preferito per gli abiti a corolla delle signore Americane o per le più seducenti Pin-ups come Betty Page. Dior lo trasforma: da connotazioni folk a Haute Couture per abiti in chiffon da gran sera. Nel 1960 "Itsy Bitsy Teenie Weenie Yellow Polka Dot Bikini" è il brano di un album che avrà molto successo, nella cover non poteva mancare il bikini giallo a pois.Gli anni passano ma loro sono sempre, più o meno, in auge. Franco Moschino li fa propri facendoli diventare quasi un simbolo del marchio, Carolina Herrera li mette dappertutto. Marni gioca con i piccoli pallini creando nuovi grafismi e una nuova pop art. I grandi couturier come Valentino e Yves Saint Laurent gli hanno adoperati per abiti da sogno come si può evincere dalle foto di Barbieri, Bailey  per Vogue Italia. E come dimenticare l'infinità di micro pois sulla collezione Comme des Garçonne per H&M di qualche anno fa. Ma sicuramente la stagione dei polka dots è questa: tutto è partito dall'enorme successo dei sandali platform di Miu Miu della Pre-Fall 10, su colori forti come il rosso e il verde e ora non c'è servizio di moda redazionale che non li presenti. Marc Jacobs e Stella Mc Cartney ne hanno fatto il tema principale delle loro collezioni invernali. Ne vedremo tanti, colorati e divertenti su accessori e scarpe, per spezzare il solito grigiore voluto dalla stagione del grande freddo.  Anche Fashi-off li ama e li ha voluti come sfondo del blog, così elegante e sofisticato, ton su ton. E ora una selezione per voi dalle sfilate e dai migliori negozi on line, perché non possiamo non averli nel nostro armadio.


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Weather Bulletin: heavy dots rain beat upon  the most fashionistas throughout the winter season.
Whites, Blacks, plush effect on transparent tulle, paint and optical effect. They are imaginative, adaptable to any type of fabric, the knitting of jacquard, wool, silk voile, even joy of giving effect colors like red and know how to be elegant in the micro size of stockings and lace gloves. Characteristic of Russian dances as early as the end of 1800 knew th eir heyday in the '50s becoming the preferred pattern for ladies' dresses, flared or the most attractive American Pin-ups such as Betty Page. Dior transforms: from folk connotations in Haute Couture dresses in chiffon for a long evening. In 1960 "Teenie Weenie Yellow Itsy Bitsy Polka Dot Bikini" is the song of an album that will be very successful, in the cover could not miss the yellow pois bikini. Years go by but they are always more or less in vogue. Franco Moschino makes them its own making them almost a symbol of the brand, Carolina Herrera puts them everywhere. Marni playing with small dots creating new graphic elements and a new pop art. The great couturiers like Valentino and Yves Saint Laurent's clothes were used to dream as you can see from the photos of Barbieri, Bailey for Vogue Italy. And who can forget the countless micro-dots on the Comme des Garçonne collection for H & M a few years ago. But surely the season of polka dots is this: it all started from the huge success of the platform sandals by Miu Miu Pre-Fall 10, of strong colors like red and green and now there is no editorial fashion shoot present them. Marc Jacobs and Stella McCartney have made the main theme of their winter collections. We will see many colorful and fun accessories and shoes on, wanted to break the usual dullness of the season of great cold. Fashi-Off loves them and wanted them as the background of the blog, so elegant and sophisticated, tons of tons. And now a selection for you from the fashion shows and shopping online, because don't miss have them in our closet.



Valentino 1983 foto di Giampaolo Barbieri
Vogue Italia


1960 : Itsy Bitsy Teenie Weenie Yellow Polka Dots Bikini



1963



Charlotte Olimpia


Comme des Garçonne

FW11 Comme des Garçonne

FW11 David Koma

FW11 Diane Von Furstemberg

FW11 Diane Von Furstemberg

FW11 Juicy Couture

FW11 Lanvin

FW11 Marc Jacobs

FW11 Marni

FW11 M Missoni

FW10 Miu Miu Cruise Collection

FW10 Miu Miu Cruise Collection

FW11 Marc Jacobs

FW11 Marc Jacobs

FW11 Marc Jacobs

FW11 Marc Jacobs ADV

FW11 Marc Jacobs

FW11 Marc Jacobs

FW11 Marc Jacobs

FW11 Marc Jacobs

FW11 Paul Smith



FW11 Rodarte

FW11 Sergio Rossi

FW11 Stella McCartney

FW11 Stella McCartney

FW11 Stella McCartney

FW11 Stella McCartney

FW11 Y-3

FW11 YSL