Eravamo rimasti quindi alla nostra #NYFW, e oramai non mi ci metto nemmeno più a svelarvi l'acronimo sul becco di tutti i cinguettii, perché anche la mia nipotina di 8 anni lo conosce. Anzi, mi diverto ad hashtaggarlo, per sentirmi ancora più "in the blogger mood".
I pareri che ci sono arrivati non sono dei più esaltanti. Poca innovazione, trend che vanno ben oltre il fil rouge che si ripete di stagione in stagione. Collezioni salesoriented. Troppo lo zampino degli stylist. Monotonia. Mancanza di quell'intuizione che ti fa sospirare e, finalmente, dire di una collezione: great!!
Le passerelle di New York si alternano, stagione dopo stagione, lungo una sottile linea di ridefinizione del lusso urbano, giocando con accenti di stile e, talvolta cadute, attraverso un caleidoscopico minimalismo di forge, forme e colori.
Minimal is the new black.... anche quando, per Marc Jacobs, ci passa di fronte una rivisitata Wonder Woman, uscita da una qualche uber redazione di moda, pronta, sneakers-on, per un primaverile aperitivo sui tetti del Village.
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MarcJacobs PE 2014 |
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MarcJacobs PE 2014 |
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MarcJacobs PE 2014 |
Cosa ci è piaciuto? Il geometrical touch di Alexander Wang - con richiami Nineties e beffarde rivisitazioni del guardaroba maschile - di Maison Margiela e Narciso Rodriguez, tra tocchi pastello degli accessori e un ultra white per una pulizia di linee che affascina.
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