Destruttarare! Creare nuova forma da una precedente e dare nuova vita a un elemento materico per la seconda volta. Ecco l’incipit creativo alla base della collezione di gioielli in argento "Day After Collection" della designer e scultrice Emanuela Bergonzoni.
Ne avevo già parlato su un altro blog su style.it ma mi piaceva approfondire l'argomento ecostyle.
L'apparente perfezione del cilindro viene sottoposta a un forte crash che ne cambia l’aspetto. Il nuovo oggetto prende così vigore attraverso questa forte manipolazione. Ne risultano pieghe e increspature che gli conferiscono un’estetica inaspettatamente morbida e sensuale e monili che rappresentano tutta la sintesi di ricerca sulle forme e sulle tecniche di lavorazione dei metalli.
Il nome dato alla collezione, "Day After", prende spunto dalla sua lavorazione: Day After è nell’immaginario della designer, il giorno dopo l’impatto, quando il nuovo oggetto diviene nuova arte ai suoi occhi.
“Ho voluto ripensare alla materia metallica –spiega Bergonzoni- e trattarla come un tessuto prezioso, morbido e duttile. Non più lastra fredda,ma caldo drappeggio piegato con le mie mani".
I fil rouge artistico alla base della collezione Day After è l’idea di scarto creativo. Si parte dalla forma perfetta di un cilindro di metallo che viene pressato in un imbutitore, fino a dimezzarne l’altezza, facendolo ripiegare su se stesso formando delle pieghe. Successivamente questi nuovi elementi dalla forma imprecisata vengono tagliati, saldati e assemblati per realizzare tutte le variabili possibili della collezione.
Il valore aggiunto è il carattere etico. La tecnica dell’imbutitura del metallo è a basso impatto ambientale, in antitesi alla microfusione con cui viene prodotta tutta la gioielleria odierna.
Oggi la collezione chiamata Day After vanta la Certificazione Ermes Ambiente regione Emilia Romagna, progetto inserito nella vetrina delle sostenibilità.
E inoltre, sotto, altri gioielli appartenenti a un'altra collezione, "Gioielli Contemporanei"