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lunedì 7 maggio 2012

Schiapparelli - Prada : Impossible Conversations

Impossible Conversations: Invitation Card


Nel mentre che vengono scritte queste brevi riflessioni, a New York iniziano i preparativi per uno degli eventi fashion più importanti degli ultimi tempi. Uffici stampa impazziti, parrucchieri, make up-artists internazionali, giornalisti, modelle e stilisti si preparano per il tanto atteso red carpet, quello del Metropolitan Museum sulla 5th Avenue, per il gran galà dell'inaugurazione della mostra dedicata al mondo della moda, che ormai negli ultimi anni è organizzata grazie al patrocinio di Condè Nast e del colosso Vogue US, presieduto dalla ormai instancabile Anna Wintour.  Dopo l'incredibile e quasi inaspettato successo della mostra "Savage Beauty" dedicata al genio di Alexander McQueen, è giunta ormai l'ora che anche l'America si inginocchiasse all'opera incomparabile di due grandi Signore italiane che hanno marchiato nella storia dell'ultimo secolo l'importanza e la maestosità della creatività made in Italy: Elsa Schiapparelli e Miuccia Prada."Schiapparelli and Prada: Impossible conversations" è il titolo della mostra ed è ispirato alle "Interviste impossibili" pubblicate su Vanity Fair grazie al genio dell'illustratore messicano  Miguel Covarrubias nel fiorire degli anni 30. Ma che cosa avranno da dirsi Elsa e Miuccia? Parleranno di arte, di surrealismo, di femminismo e femminilità, di edonismo e di piacere, del concetto effimero e superficiale dell'essere glamour. Della capacità di essere uniche e capaci di uscire fuori dagli schemi, dettando legge prime di tutti gli altri, anche quando quelle scarpe o quelle stampe scelte per l'ultima sfilata, 
sembrano importabili.






E' questo quello che si è sempre amato di queste due donne, il coraggio e la forza di distinguersi, per creare una moda che possa rendere la nostra vita un'opera d'arte. Dove non sono importanti le immagini, ma i contenuti e i significati che un'immagine può dare, la ricerca continua, la sperimentazione di idee, di tessuti che a volte sembrano impossibili da abbinare, la sorpresa di un tromp d'oleil unita alla voglia di indossare una collana di insetti. Il colore rosa shocking che si trasforma in un bordeaux polveroso di un satin mikado, il gusto del vintage degli anni passati reinterpretati per una donna d'avanguardia. Queste le loro impossibili conversazioni, intrise di concetti lussosi e poco comprensibili, perché sono menti che hanno vissuto e capito il loro tempo, impossibili da conciliare ma così simili nell'approccio, unite nell'idea di provocazione e del non essere convenzionali. 
Andrew Bolton e Harold Koda responsabili del Costume Institute e curatori responsabili della mostra, hanno affidato l'allestimento e la direzione artistica delle installazioni a Nathan Crowley, mentre i video e le proiezioni sono opera del grande regista Baz Lurhmann.L'intera mostra è suddivisa in un percorso attraverso immagini, citazioni, abiti e accessori delle due grandi visionarie attraverso sette sezioni:  
                                             
  

Waist Up / Waist Down : mostra l'arte di Schiapparelli, in risposta alla società deli anni '30, concentrandosi sui dettagli decorativi sopra la vita. Mentre per quanto riguarda Prada l'attenzione è rivolta nella parte sotto la vita, la parte più sensuale, più legata alla natura, alla sessualità, quella che ci lega alla terra. Una sezione interna è dedicata agli accessori: con il famoso capello scarpa della stilista romana Schiap e le più orginali scarpe di Prada.





Ugly Chic : mostra come entrambe abbiano interpretato la concezione di bellezza e glamour, partendo da un'idea di cattivo gusto attraverso colori, stampe e tessuti.




Hard Chic: l'influenza continua dei richiami militari, della linearità dello stile maschile e l'estetica minimal intesa come punto di forza di una donna. 











Naif Chic: l'interpretazione più frivola e civettuola dell'essere girlish


                

The Classical Body: una sezione che esplora l'amore per le due stiliste per il gusto del retrò della fine dell'ottocento e dei primi del Novecento.


    




The Exotic Body:  una retrospettiva con un percorso che ripercorre la cultura orientale attraverso materiali come il lamè, forme come il sari e sarongs.


                  


The Surreal Body: L'ultima parte della mostra è dedicata alla parte più visionaria dell'arte contemporanea applicata alla moda.


                                


L'apertura ufficiale della mostra è fissata per il 10 Maggio e durerà fino al 19 Agosto. Ma durante la serata di inaugurazione ci sarà un'altra sorpresa: Diego della Valle annuncerà che il Brand Schiapparelli tornerà in auge grazie alla sua decisione di rilevare il marchio e dargli nuova verve, nel rispetto del genio e dell'eleganza che ha saputo dare la grande stilista surrealista negli anni 40, aprendo la prima boutique nel mese di Giugno proprio al numero 21 di Place Vandome a Parigi, quella piccola boutique che dava filo da torcere ad un'altra grande della moda: Coco Chanel. E quindi occhi tutti puntati sull'affidamento della direzione artistica del brand. I nomi? John Galliano, che non ha bisogno di presentazioni, e poi quello di un giovane Rodolfo Paglialunga, che per chi non lo conoscesse è stato colui che ha dato nuova linfa al marchio Vionnet. Mossa intelligente per un marketing finanziario che farà parlare di sè...

Una cosa è certa: Prada per i nostri giorni, Schiapparelli per il suo tempo, sono state donne audaci e fantasiose, hanno saputo interpretare lo stile come nessuno prima d'ora avesse fatto. Creando il desiderio di essere sempre e comunque alla moda, sì ma quella non convenzionale.




                
                 



Schiapparelli - Prada : Impossibile Conversation Book

Schiapparelli - Prada : Impossibile Conversation Book

Bergdorf Goodman Windows

Bergdorf Goodman Windows

Bergdorf Goodman Windows

Bergdorf Goodman Windows

Bergdorf Goodman Windows

Bergdorf Goodman Windows

Bergdorf Goodman Windows

Elsa Schiapparelli - Dress

Elsa Schiapparelli - Dress 
Lobster Dress

Prada

Miuccia Prada

Natalia Vodianova - Prada

Elsa Schiapparelli - sketches

Karen Elson in Prada
                

venerdì 6 maggio 2011

Fashi-off's alphabet : S = Savage Beauty








Chi ha avuto l’opportunità, anche solo per una volta, di ammirare un suo abito, non può non dichiarare che lui sia stato uno dei più grandi artisti contemporanei.
Non è un fotografo, nè uno scultore, nè un pittore, nè un architetto. E’ un creatore di sogni che di mestiere faceva lo stilista: il genio Alexander McQueen.
Ma che cos’è “Savage Beauty”??
E’ il titolo di una mostra importantissima dedicata alle sue spettacolari opere, che dal 4 Maggio al 31 Luglio sarà di scena al Metropolitan Museum di New York.
Il lavoro di Mcqueen è stato un tripudio di emozioni contrastanti, di concetti sociali intrisi di sentimenti dicotomici e ambigui. La visione e il mondo onirico intriso di inquietudine, sono gli elementi principali della sua opera grandiosa. Un genio artigiano, lo definiscono in molti.
Un’amante del dettaglio, dell’armonia dei pesi e dell’opulenza Vittoriana, dove il ROMANTICISMO regna sovrano.
La mostra è la sintesi del suo pensiero ed è così che si snoda in 6 tematiche, che raccontano la sua carriera eccezionale con circa 100 abiti e 70 accessori, una collezione importante che proveniene dagli archivi personali dell’artista, da quelli della maison Givenchy e da collezioni private come quella di Isabella Blow, sua scopritrice negli anni di studio alla Central Saint Martin. Non mancano i suoi famosi Kimono, i suoi “origami” rendigote e i suoi “bumster” pants, dalla vita bassissima.
Così commenta Andrew Bolton, curatore della mostra che insieme ad Harold Kuba, ha realizzato questo fantastico tributo al grande artista Alexander Mcqueen.

 McQueen è stato un vero romantico nel senso byroniano del termine. Ha saputo interpretare il sublime, quel vortice di bellezza e orrore squadernato soprattutto durante i suoi teatralissimi shows, in cui l’audience veniva provocata da una ridda di emozioni forti e contrastanti-paura, stupore, repulsione”

“The Romantic Mind” è la parte che esamina la sua ingenuità tecnica, che riesce a combinare la precisione per il dettaglio alla ricerca dei tessuti e dei dettagli materici.
“Romantic Gothic” è la sintesi della dicotomia che lo affascinava di più, vita e morte, bene e male. Elementi Vittoriani e gotici rappresentano al meglio il significato che lui ha dato alla vita fatta di forza, di malinconia e terrore.
“Romantic Nationalism” il richiamo patriotico, la Scozia e il suo bagaglio culturale, la storia della terra natia.
“Romantic Exoticism” è l’influenza esotica dei popoli e delle culture lontane come Cina e Giappone, sull’onda dell’immaginazione e della curiosità.
“Romantic Primitivism”, la forza unica e affascinante del tribalismo,della civiltà contro l’inciviltà, la Maestosità Violenta.
“Romantic Naturalism” racchiude la sua costante passione per i materiali grezzi e le forme create dalla Natura.
Molto interessante è la parte chiamata “Cabinet of Curiosities” che raccoglie accessori e capelli creati con l’ausilio di grandi artisti come Dai Reese e il “cappellaio matto” Philipe Treacy. Inoltre in questa sala si mossono ammirare anche gli spettacolari video delle sue sfilate, dei veri e propri spettacoli indimenticabili.
Tutto questo è Savage Beauty. Tutto questo è l’incredibile Alexander Mcqueen.

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Who has had the opportunity, just for once, to admire his suit, cannot declare that he was one of the greatest contemporary artists.
It is not a photographer nor a sculptor, nor a painter, nor an architect. It's a dream maker who works as did the designer: Alexander McQueen, the genius.
But what is "
Savage Beauty"?
It's the title of an important exhibition dedicated to its stunning works, from May 4 to July 31 will be staged at the 
Metropolitan Museum in New York.
McQueen's work was a riot of conflicting emotions, feelings of social concepts steeped in dichotomous and ambiguous. The vision and the dream world full of anxiety, are the main elements of his great work. A genius craftsman, define him in many.
A lover of detail, harmony of weights and Victorian opulence, where Romanticism reigns supreme.
The exhibition is a summary of his thought and that is how it runs in 6 subjects, telling his outstanding career with about 100 houses and 70 accessories, an important collection of from the artist's personal archives, from the fashion house Givenchy and 
from private collections such as that of Isabella Blow, who discovered him in his years of study at Central Saint Martin. Do not miss its famous Kimono, her "origami" redingote and his "bumster" pants with a very low waist.
Says Andrew Bolton, curator of the exhibition along with Harold Kuba, has created this fantastic tribute to the great artist Alexander McQueen:  

"Alexander McQueen was best known for his astonishing and extravagant runway presentations, which were given dramatic scenarios and narrative structures that suggested avant-garde installation and performance art His fashions were an outlet for his emotions, an expression of the deepest, often darkest, aspects of his imagination. He was a true romantic in the Byronic sense of the word – he channeled the sublime." 

"The Romantic Mind" is the part that examines its technical ingenuity, which combine the precision of tailoring,research of fabrics and patternmaking. "Romantic Gothic" is a summary of the dichotomy that mostly fascinates him, life and death, good and evil. Victorian and Gothic elements best represent the meaning he gave to the life of strength, melancholy and terror. "Romantic Nationalism" patriotic calling, Scotland and its cultural heritage, the history of the homeland. "Romantic exoticism" is the influence of exotic peoples and cultures as far away as China and Japan in the wake of imagination and curiosity. "Romantic Primitivism", a unique and fascinating force of tribalism, of civilization against barbarism and the “noble savage”"Romantic Naturalism" includes his continuing passion for raw materials and nature’s shapes.
Very interesting is the part of 
"Cabinet of Curiosities", which are collected accessories, hats made with the help of great artists such as Dai Rees and the "mad hatter” Philip Treacy. Also in this room moved to admire the spectacular fashion show’s video, some real breathtaking.
All this is Savage Beauty. 
All of this is the amazing Alexander McQueen.

Alexander McQueen : Savage Beauty "It's Only a Game" 2005

Alexander McQueen : Savage Beauty "Number 13" 2001

Alexander McQueen : Savage Beauty "Number 13" 2001

Alexander McQueen : Savage Beauty "Angels & Demons" 2010

Alexander McQueen : Savage Beauty "Spin Corset" 1998

Bumster Pants 1995

Alexander McQueen : Savage Beauty "It's only a Game" 2005

Alexander McQueen : Savage Beauty "Accessories"
photo source: Vogue.it 
Alexander McQueen : Savage Beauty "Irere" 2003
Alexander McQueen : Savage Beauty
photo source: Vogue.it 

Alexander McQueen : Savage Beauty  2002

Alexander McQueen : Savage Beauty
photo source: Vogue.it


Alexander McQueen : Savage Beauty "It's a jungle out there" 1997

Alexander McQueen : Savage Beauty "Plato's Atlantis" 2010

Alexander McQueen : Savage Beauty "Esemble" 2010

Alexander McQueen : Savage Beauty

Alexander McQueen : Savage Beauty "The girl who lived in the tree" 2008
Alexander McQueen : Savage Beauty "VOSS" 2001
photo source: Vogue.it

Alexander McQueen : Savage Beauty "Widows of Culloden" 2006 
photo source: Vogue.it
 
Alexander McQueen : Savage Beauty
photo source: Vogue.it

Alexander McQueen : Savage Beauty "The Horn of Plenty" 2009

Alexander McQueen : Savage Beauty

Alexander McQueen : Savage Beauty

Alexander McQueen : Savage Beauty

Alexander McQueen : Savage Beauty "Eshu" 2000

Alexander McQueen : Savage Beauty "VOSS" 2001