lunedì 10 dicembre 2012

New trend: Iridescent

FW12 Blumarine



Finiture specchio, metalliche illusioni, riflessi di luce e immagini doppie.
Il gioco dei materiali metallici e un mix di colori iridescenti si riconferma come forte trend anche per la prossima stagione PRE-SPRING 2013.
Osservati i materiali proposti nella fiera del settore accessori, LineaPelle, i materiali dalle superfici cangianti rimangono un must!

Con tocchi e vibrazioni che entrano nel vivo delle reminiscenze anni '90, soprattutto per quanto concerne i capi di abbigliamento sportivo, lo specchio sfonda ogni tipo di ostacolo entrando con prepotenza su abiti e accessori, incluse le calzature.

Tra gli stilisti che maggiomente hanno interpretaro i trend ci sono l'Inglese Stella Mc Cartney che propone anche nuove varianti per la sua IT-bag Falabella, Husseyn Chalayan e Proenza Shouler, Blumarine per la stagione A/W12 and Jonathan Saunders.

Per giocare e stupire!


 
Dr Martens
Gold holographic snakeskin effect on foil
lands-of-dreams.tumblr.com
Holographic snapback cap
Holographic leather
Holographic-coated leather at Lineapelle autumn/winter 2012/13
Holographic bag by Starstyling
Dion Lee FW13
Roberto Piqueras




Holographic shoe
holographic tape yarn
Metallics
Holographic print dress by David West, photographed by Kope | Figgins
Metallic
Holographic
Holographic
Holographic
SS13 - Burberry Prorsum
SS13 - Jonathan Saunders
SS13 - Jonathan Saunders
SS13 - Jonathan Saunders
SS13 - Jonathan Saunders
seen @tumblr
Metallic suits
Metallic suits
Metallic swimwear
XX Cover Album
Metallic cuff
seen @tumblr
Topshop metallic leather skirt
Dior
seen @tumblr
Burberry Prorsum
seen @tumblr
seen @tumblr
seen @tumblr
seen @tumblr
Le Vernis - Chanel - Holographic
seen @tumblr
Holographic Snake Leather
Metallic Pants
seen @tumblr
seen @tumblr
seen @tumblr
Roberto Cavalli Boots
Metallic colored Dress
Husseyn Chalayan
Iridescent shoes



Metallic Colored Dress


 
SS13 Burberry Prorsum
SS13 Burberry Prorsum
SS13 Burberry Prorsum
SS13 Burberry Prorsum
SS13 Burberry Prorsum
Depeche Mode - It's no Good
SS13 Burberry Prorsum
SS13 Burberry Prorsum
L'Uomo Vogue - December 2012
L'Uomo Vogue - December 2012
 

domenica 9 dicembre 2012

Iris Apfel, The Irriverent

Rare bird of Fashion. The irriverent Iris Apfel. E’ il titolo di una mostra che il MET ha dedicato alla celebre icona della moda nel 2007. E già questo dovrebbe rendere chiaro che non si tratta dell’ennesima dama dell’alta società newyorkese dal gusto stravagante. No, Iris Apfel è una rara essenza dell’Empireo della moda. Un talento unico, spontaneo e vibrante nei confronti del colore e della luce, che solo un maestro surrealista potrebbe forse avere. Uno swing jazz, una jam session politona.

Attraverso i suoi occhi, filtrato dalla iconica montatura spessa, nera e rotonda, trova soluzione un caos di elementi apparentemente inconciliabili, accessori nello specifico, che si compongono magicamente in un look, preciso, sicuro e distinguibile. Una firma, quella di Iris Apfel, che non spicca solo nella cura dell’abbigliamento ma anche nell’arredamento e nel design. Quello della Casa Bianca, per ben nove presidenti, e dei salotti più giusti del pianeta.


Iris Apfel

Iris Apfel è il positivo del negativo “less is more”. E’ il significato recondito della parola “more”. O come lei tiene a precisare, non l’ennesima“empty-headed fashionista”. 
Perché copiare qualcun altro quando puoi essere tu artefice del tuo personalissimo stile? Un continuo lavoro per assomigliare semplicemente a te stessa, senza mediazioni né forzate copiature. Un lavoro spontaneo e riuscito, talento quasi sciamanico ereditato dalla raffinatissima madre e unito a quello del marito, socio e grande amore. Non prendersi mai troppo sul serio, recita come un mantra, ricercare e osare. Ancora, perdersi nei mercatini delle pulci, ispirarsi all’arte - tra i suoi studi giovanili – non lasciarsi confondere tra griffe e lussuose ostentazioni. E così alla veneranda età di 91 anni, Iris Apfel, quando il resto delle sue coetanee si culla nei ricordi, rimpianto di un amaro oblio, non lascia niente di perduto. Reinventarsi, giorno dopo giorno, con humor, è la cosa che sa fare meglio e con grande stile. Ce lo dimostra con la capsule di gioielli extra strong in collaborazione con yoox.com o la linea di make up a lei ispirata di Mac. E leggendo le parole di Apfel rilasciate recentemente per un’intervista, lascio a voi il concetto chiave del perfetto stile da seguire: non esiste uno stile da seguire.




Per visualizzare una recente intervista a Iris:

http://youtu.be/yzf_WPqsmTM



Iris Apfel for Dazed & Confused , November 2012


Iris Apfel

Iris Apfel


Iris Apfel

Iris Apfel


Iris Apfel

Iris Apfel

Iris Apfel

Iris Apfel

Iris Apfel



Iris Apfel




Iris Apfel

Iris Apfel

Iris Apfel

Iris Apfel




lunedì 3 dicembre 2012

Fashi-Off loves Gianfranco Ferrè




Gianfranco Ferrè

Un uomo imponente dai movimenti lenti, discreto, educato, colto e con gli occhiali alla Cavour, raggiunge il suo ufficio di prima mattina. Dopo la colazione e la lettura della rassegna stampa, inizia a disegnare. I suoi tratti sono decisi, forti, lineari,con la matita e pennarelli neri e rossi graffia i fogli e trasforma i suoi tratti in opere d’arte. Prendono così vita abiti da favola immaginati su corpi di donne leggiadre. Una giornata come tante altre quella descritta, una giornata come tante ma di un uomo unico e inimitabile:L’architetto Ferrè. Il “Sig. Ferrè”, come lo chiamavano tutti, ha trascorso una vita magica, all’insegna di sogni realizzati solo con la tenacia e la voglia di eccellere sempre. Una vita di opulenza, di arte, di eleganza, di amicizie speciali che hanno sempre contribuito al suo grande successo. Dopo la laurea in Architettura nel 1969 inizia casualmente un’avventura che incrocia un dedalo di personalità importanti per il suo cammino. Tra tutti Rosy Biffi e suo marito, che saranno tra i primi a credere in lui e a presentarlo nelle loro boutique. Poi arrivano le collaborazioni con Walter Albini, le pubblicazioni sui mensili “Arianna” e “Grazia” grazie al contributo delle giornaliste Anna Piaggi e Anna Riva. I viaggi in India per l’azienda Genovese “Ketch” all’inizio degli anni ’70, sono la scoperta di un mondo esotico, fatto di suggestioni d’oriente, di colori, profumi, sapori, cultura, vibrazioni che solleticano in lui una creatività straordinaria che non avrà mai fine. Un’ispirazione voluta dalle emozioni, e impresse sulla carta, le sue bozze, saranno sempre intrise di polvere d’India. Il 1978 è l’anno del debutto, la prima sfilata Pret à Porter a Milano, i riflettori sono tutti per lui: l’architetto delle donne. Con Armani e Versace, forma la triade della moda Italiana, che negli anni ottanta fa vivere alla città meneghina il periodo più florido, con una ricchezza creativa mai vista prima. Gli anni nella Villa Lumiere, nella Maison Dior, arrivano nel 1989 dopo sei stagioni di Haute Couture a Roma. I giornalisti presenti allora ricordano quelle sfilate come uniche e indimenticabili, perfette nella regia, nella scelta dei temi e negli abiti maestosi. E’ solo grazie a questo stile che Dior rinasce: un italiano ha dato nuova forza alla moda Francese. Poi il ritorno a casa, i pensieri rivolti alla sua Milano e la sua casa di moda lo convincono ad abbandonare Parigi. E’ il 1997 e per lui ci sono nuovi progetti, nuove linee, un palazzo in via Pontaccio a Milano da inaugurare. Le lezioni che tiene nelle maggiori città del mondo, sono riflessioni profonde sulla materia, sullo spazio e le forme ed è stato tra i fondatori della progetto della Domus Accademy per i giovani talenti. I giovani che lui amava, dai quali diceva di poter imparare una nuova visione e interpretazione della realtà. A loro nel 1995 dedica un libro “Lettre à un jeune couturier” in cui da i consigli per affrontare la carriera difficile del creatore di sogni. Lui era l’eleganza per antonomasia. Il “segno” distintivo del suo stile era la “camicia bianca” nella tradizione e innovazione; ma non si possono non citare gli elementi che hanno reso celebre il suo stile come l’alternanza del black&white, il blu per l’estate, i tessuti impalpabili, gli abiti da sera, i nodi delle fusciacche, le alte cinture, il maneggiare i tessuti come nessun altro sapeva fare. Molti lo descrivevano come un uomo un po’ burbero ma in realtà era timido e gentile. Un’emorragia cerebrale lo ha colpito il 17 Giugno 2007 a pochi giorni dalla sfilate maschili. Le sue opere rimarranno patrimonio di tutti grazie alla “Fondazione Gianfranco Ferrè” fondata nel 2008 per volere della famiglia e della sua cara e fedele amica Rita Airaghi. Gianfranco Ferrè: Un couturier d’eccezione che tra uno schizzo e una mousse al cioccolato, una delle sue passioni, creava un mondo di sogni, tra stoffe pregiate e rigore assoluto.​


* un grazie speciale a Rita Airaghi e alla Fondazione Ferrè.

Gianfranco Ferrè - Fondazione Ferrè


Gianfranco Ferrè - Fondazione Ferrè

Gianfranco Ferrè - Fondazione Ferrè

Gianfranco Ferrè - Fondazione Ferrè

Gianfranco Ferrè - Fondazione Ferrè

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