domenica 9 dicembre 2012

Iris Apfel, The Irriverent

Rare bird of Fashion. The irriverent Iris Apfel. E’ il titolo di una mostra che il MET ha dedicato alla celebre icona della moda nel 2007. E già questo dovrebbe rendere chiaro che non si tratta dell’ennesima dama dell’alta società newyorkese dal gusto stravagante. No, Iris Apfel è una rara essenza dell’Empireo della moda. Un talento unico, spontaneo e vibrante nei confronti del colore e della luce, che solo un maestro surrealista potrebbe forse avere. Uno swing jazz, una jam session politona.

Attraverso i suoi occhi, filtrato dalla iconica montatura spessa, nera e rotonda, trova soluzione un caos di elementi apparentemente inconciliabili, accessori nello specifico, che si compongono magicamente in un look, preciso, sicuro e distinguibile. Una firma, quella di Iris Apfel, che non spicca solo nella cura dell’abbigliamento ma anche nell’arredamento e nel design. Quello della Casa Bianca, per ben nove presidenti, e dei salotti più giusti del pianeta.


Iris Apfel

Iris Apfel è il positivo del negativo “less is more”. E’ il significato recondito della parola “more”. O come lei tiene a precisare, non l’ennesima“empty-headed fashionista”. 
Perché copiare qualcun altro quando puoi essere tu artefice del tuo personalissimo stile? Un continuo lavoro per assomigliare semplicemente a te stessa, senza mediazioni né forzate copiature. Un lavoro spontaneo e riuscito, talento quasi sciamanico ereditato dalla raffinatissima madre e unito a quello del marito, socio e grande amore. Non prendersi mai troppo sul serio, recita come un mantra, ricercare e osare. Ancora, perdersi nei mercatini delle pulci, ispirarsi all’arte - tra i suoi studi giovanili – non lasciarsi confondere tra griffe e lussuose ostentazioni. E così alla veneranda età di 91 anni, Iris Apfel, quando il resto delle sue coetanee si culla nei ricordi, rimpianto di un amaro oblio, non lascia niente di perduto. Reinventarsi, giorno dopo giorno, con humor, è la cosa che sa fare meglio e con grande stile. Ce lo dimostra con la capsule di gioielli extra strong in collaborazione con yoox.com o la linea di make up a lei ispirata di Mac. E leggendo le parole di Apfel rilasciate recentemente per un’intervista, lascio a voi il concetto chiave del perfetto stile da seguire: non esiste uno stile da seguire.




Per visualizzare una recente intervista a Iris:

http://youtu.be/yzf_WPqsmTM



Iris Apfel for Dazed & Confused , November 2012


Iris Apfel

Iris Apfel


Iris Apfel

Iris Apfel


Iris Apfel

Iris Apfel

Iris Apfel

Iris Apfel

Iris Apfel



Iris Apfel




Iris Apfel

Iris Apfel

Iris Apfel

Iris Apfel




lunedì 3 dicembre 2012

Fashi-Off loves Gianfranco Ferrè




Gianfranco Ferrè

Un uomo imponente dai movimenti lenti, discreto, educato, colto e con gli occhiali alla Cavour, raggiunge il suo ufficio di prima mattina. Dopo la colazione e la lettura della rassegna stampa, inizia a disegnare. I suoi tratti sono decisi, forti, lineari,con la matita e pennarelli neri e rossi graffia i fogli e trasforma i suoi tratti in opere d’arte. Prendono così vita abiti da favola immaginati su corpi di donne leggiadre. Una giornata come tante altre quella descritta, una giornata come tante ma di un uomo unico e inimitabile:L’architetto Ferrè. Il “Sig. Ferrè”, come lo chiamavano tutti, ha trascorso una vita magica, all’insegna di sogni realizzati solo con la tenacia e la voglia di eccellere sempre. Una vita di opulenza, di arte, di eleganza, di amicizie speciali che hanno sempre contribuito al suo grande successo. Dopo la laurea in Architettura nel 1969 inizia casualmente un’avventura che incrocia un dedalo di personalità importanti per il suo cammino. Tra tutti Rosy Biffi e suo marito, che saranno tra i primi a credere in lui e a presentarlo nelle loro boutique. Poi arrivano le collaborazioni con Walter Albini, le pubblicazioni sui mensili “Arianna” e “Grazia” grazie al contributo delle giornaliste Anna Piaggi e Anna Riva. I viaggi in India per l’azienda Genovese “Ketch” all’inizio degli anni ’70, sono la scoperta di un mondo esotico, fatto di suggestioni d’oriente, di colori, profumi, sapori, cultura, vibrazioni che solleticano in lui una creatività straordinaria che non avrà mai fine. Un’ispirazione voluta dalle emozioni, e impresse sulla carta, le sue bozze, saranno sempre intrise di polvere d’India. Il 1978 è l’anno del debutto, la prima sfilata Pret à Porter a Milano, i riflettori sono tutti per lui: l’architetto delle donne. Con Armani e Versace, forma la triade della moda Italiana, che negli anni ottanta fa vivere alla città meneghina il periodo più florido, con una ricchezza creativa mai vista prima. Gli anni nella Villa Lumiere, nella Maison Dior, arrivano nel 1989 dopo sei stagioni di Haute Couture a Roma. I giornalisti presenti allora ricordano quelle sfilate come uniche e indimenticabili, perfette nella regia, nella scelta dei temi e negli abiti maestosi. E’ solo grazie a questo stile che Dior rinasce: un italiano ha dato nuova forza alla moda Francese. Poi il ritorno a casa, i pensieri rivolti alla sua Milano e la sua casa di moda lo convincono ad abbandonare Parigi. E’ il 1997 e per lui ci sono nuovi progetti, nuove linee, un palazzo in via Pontaccio a Milano da inaugurare. Le lezioni che tiene nelle maggiori città del mondo, sono riflessioni profonde sulla materia, sullo spazio e le forme ed è stato tra i fondatori della progetto della Domus Accademy per i giovani talenti. I giovani che lui amava, dai quali diceva di poter imparare una nuova visione e interpretazione della realtà. A loro nel 1995 dedica un libro “Lettre à un jeune couturier” in cui da i consigli per affrontare la carriera difficile del creatore di sogni. Lui era l’eleganza per antonomasia. Il “segno” distintivo del suo stile era la “camicia bianca” nella tradizione e innovazione; ma non si possono non citare gli elementi che hanno reso celebre il suo stile come l’alternanza del black&white, il blu per l’estate, i tessuti impalpabili, gli abiti da sera, i nodi delle fusciacche, le alte cinture, il maneggiare i tessuti come nessun altro sapeva fare. Molti lo descrivevano come un uomo un po’ burbero ma in realtà era timido e gentile. Un’emorragia cerebrale lo ha colpito il 17 Giugno 2007 a pochi giorni dalla sfilate maschili. Le sue opere rimarranno patrimonio di tutti grazie alla “Fondazione Gianfranco Ferrè” fondata nel 2008 per volere della famiglia e della sua cara e fedele amica Rita Airaghi. Gianfranco Ferrè: Un couturier d’eccezione che tra uno schizzo e una mousse al cioccolato, una delle sue passioni, creava un mondo di sogni, tra stoffe pregiate e rigore assoluto.​


* un grazie speciale a Rita Airaghi e alla Fondazione Ferrè.

Gianfranco Ferrè - Fondazione Ferrè


Gianfranco Ferrè - Fondazione Ferrè

Gianfranco Ferrè - Fondazione Ferrè

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Gianfranco Ferrè - Fondazione Ferrè

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sabato 10 novembre 2012

Gothic style

Vogue France, Le Noir part.3, September 2012






Rintocco di campane, spettrali rumori e scricchiolii di porte cigolanti. Roba da luoghi molto remoti, in un mix tra atmosfere transilvane o da Blair Witch Project. Una caccia alle streghe in tutta regola, medievali rituali e macabri sogni. Tra labbra effetto bloody Mary e occhi ammalianti sfilano senza indugio modelle alte e austere in abiti lunghi, rigorosamente neri. Pizzi e merletti decorano i look più romantici, come quelli presentati da Etro ed Emilio Pucci, effetti sheer e devorè su eleganti long dress da sera dalle forme a sirena. Non mancano i look più androgini, come quelli creati da Gucci, con cappe di velluto, pantaloni da cavallerizza e riding boots in coccodrillo nero effetto lucido. Differenti interpretazioni stilistiche che passano dal metal Gothic dato da gabbie e lacci, al neo punk di Givenchy, o con forme destrutturate e asimmetriche come quelle presentate da Costume National e Ann Dememulster.

Vogue France, Le Noir part.3, September 2012



Sempre di notevole importanza gli accessori, bracciali e collane in torchon, pendenti di dimensioni oltre la media, note oscure e amuleti,che danno un sapore occulto e misterioso anche ad un look da giorno.

Vogue France, Le Noir part.3, September 2012
Vogue France, Le Noir part.3, September 2012
Vogue France, Le Noir part.3, September 2012
Vogue France, Le Noir part.3, September 2012
Vogue France, Le Noir part.3, September 2012



Vogue France, Le Noir part.3, September 2012
Vogue France, Le Noir part.3, September 2012
Vogue Italia, Glam goes Gothic, November 2012
 

Vogue Italia, Glam goes Gothic, November 2012
 

Vogue Italia, Glam goes Gothic, November 2012
Vogue Italia, Glam goes Gothic, November 2012
Vogue Italia, Glam goes Gothic, November 2012
Lara Stone, M for Le Monde
Lara Stone, M for Le Monde
 

Harper's Bazaar Dicember 2012
 

Harper's Bazaar Dicember 2012
Harper's Bazaar Dicember 2012
 

Harper's Bazaar Dicember 2012
 

Harper's Bazaar Dicember 2012
 

Harper's Bazaar Dicember 2012
Marionne Cotillard
 

Vogue Greece, November 2012
 

FW12- Etro
FW12- Etro
 

FW12- Etro
 

FW12- Gucci
 

FW12- Gucci
 

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FW12- Gucci
FW12- Gucci
FW12- Gucci
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FW12- Emilio Pucci
 

FW12- Emilio Pucci
 

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FW12- Givenchy
 

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FW12 - Versace
 

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FW12 - Ann Dememulster
 

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