Fashi-Off: A-lab Milano

domenica 1 aprile 2012

A-lab Milano

Sono sempre stata affascinata dall'idea di Km Zero. Siamo abituati a raccogliere l'istanza del Km Zero nel mondo della cucina. Per lavoro, infatti, mi è capitato di intervistare grandi Chef che della filosofia food del realizzare un piatto utilizzando prodotti locali dalla elevata qualità, ne hanno fatto addirittura un mantra.

E poi arriva il momento in cui capisci che non è il mondo della cucina ad aver creato un modo di lavorare e produrre, ma è il modo di lavorare e produrre stesso che si potrebbe invece adattare a qualsiasi mondo. Anche quello della moda. E poi arrivano i dubbi, quelli che attanagliano chiunque scriva di moda o debba recensire dei designer: quanto il concetto di glocale possa essere fashion? Vi parlo della storia di A-lab, di Alessandro Biasi e Simona Costa. Di loro affascina la volontà di realizzare un prodotto di nicchia che sia l'esatto connubio tra arte e moda e che, soprattutto, sia realizzato interamente in Italia. Esattamente Made in Italy, senza compromessi. Ecco un esempio di chi italiano, l'Italia l'ha scelta non subita. E lo dimostra la loro personale idea di Logo, un concetto di certificazione, di timbro che assicura la provenienza del prodotto. Una rassicurazione. Un punto fermo. Dopo la nascita come collettivo creativo e dopo quattro collezioni limited edition, peraltro molto apprezzate dalla critica, nel 2009 i due stilisti decidono di fondare la società WHT per approcciare un pubblico più ampio.

Print couture, definirei la loro idea di ready to wear donna dal taglio sartoriale e un fit davvero unico, con un'occhio di riguardo al punto vita e alle spalle, sempre enfatizzati e accentuati attraverso interconnessioni di linee, stampe e materia. Sono questi infatti gli elementi che caratterizzano il lavoro moda di A-lab. Abiti cocktail molto caricati nella parte anteriore, dal dietro più simple. Seta stampata, trionfo di volumi e texture effetto 3D.

Ricerca e attenzione per il dettaglio: A-lchimia,la loro collezione fw 2011-12, nasce da un'ispirazione raw couture. Trasmutare la materia grezza in abiti, bluse, pantaloni dal fit slim e capospalla; ecco la parola d'ordine! Tessuti tecnici e sportivi, come il neoprene, sono trasformati, attraverso il taglio, la lavorazione e il ricamo, in un prodotto sofisticato.

Atmosfere di una sublimità onirica per un neogothic colorato dall'allure misteriosa e decisa, da urban girl. A voi la scelta...Glocouture...glocal couture...ecco come definirei A-lab e che fashion sia!!