martedì 7 agosto 2012

Exhibitions: i Si & i No... di Rossella Locatelli



SI ...
 
COMME DES GARÇONS – WHITE DRAMA - Les Docks - cité de la Mode et du Design –
 fino al 7 ottobre 2012

A Rei Kawacubo poco interessano moodboards, analisi di trends o riferimenti, il suo metodo di lavoro è incentrato sul dare forma a un concetto, uno e uno solo. Di questa attitudine, la collezione WHITE DRAMA dell'estate 2012 ne è un manifesto eccellente. Spose folli – Niki de Saint Phalle se ci sei batti un colpo - con le mani legate, copricapi all'apparenza pesanti come blocchi di beton brut, mantelli ironici e inquietanti a metà strada tra la crinolina e la gabbia, gonne e giacche decostruite in un mix di materiali preziosi costituito da pizzo, tombolo artigianale, merletti e monumetali ricami in perle.
Tutta la collezione è esposta per il piacere dei vostri occhi in bubble gonfiabili moltoseventies nei nuovi Docks alla Gare d'Austerlitz. Posto interessante, se non ne avete mai sentito parlare informatevi. Mr Elbaz vi ha già trasferito lo showroom di Lanvin.













NO...


HELMUT NEWTON – Grand Palais - fino al 31 Luglio

Forse è troppo presto, in fin dei conti Helmut Newton è morto solo otto anni fa. Molto
probabilmente, c'è troppo amore. Dietro la retrospettiva dedicata a Newton da poco conclusa al Grand Palais c'è, nel ruolo non facile di curatrice, June Newton, moglie del fotografo scomparso.
Donna talentuosa quanto il compagno nel destreggiarsi tra obbiettivi e camere oscure; leggenda vuole che nel 1970 con lo pseudonimo di Alice Springs sostituisca il marito, costretto a letto da
un'influenza, nello scattare la pubblicità per le sigarette francesi Gitanes. Arriva così il primo successo personale di June, pardon Alice, a cui seguiranno le sexy campagne pubblicitarie per Jean Louis David degli anni Settanta. Scatti che indugiano molto più nelle fantasie maschili che femminili, ma comparate alla banalità delle pubblicità di David di oggi restano indimenticate.
Ebbene, June ha sempre avuto due tratti distintivi nel suo essere fotografa: talento da vendere nel selezionare soggetti, inquadrature, ambientazioni e amore sconfinato per l'immaginario del suo uomo.
Il problema sta proprio in quel secondo punto. Nel susseguirsi disordinato e nell'allestimento poco controllato del Grand Palais, il suo occhio critico e mai banale ha lasciato il posto al cuore, esponendo fotografie che, per quanto notevoli – imperdibile Leni Riefestahl ultranovantenne ritratta mentre si trucca -, mancano di un racconto che andasse oltre la semplice progressione cronologica.



















3 commenti:

thebrunette ha detto...

Per fortuna alla mostra di Newton sono entrata durante la Nuit Européenne ( =gratis!) ma mio marito ha apprezzato comunque il risultato di un'ora di fila!
Io invece sono rimasta delusa, credo per i tuoi stessi motivi e forse qualcuno in più!
Quella di Comme des Garçons non sono riuscita a vederla = grande rammarico!
Baci :*

Rossella ha detto...

@thebrunette: beata te che non hai sganciato soldi per HN! CDG imperdibile! Resta fino a ottobre...una fuga di un weekend per vederla ci sta tutta! ;-) Di fianco c'é pure una piccola mostra di Balenciaga, ma così piccola da risultare inutile.

Fashi-Off ha detto...

Bravissima Rossella!!!!
Sara